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il Baba e il Tantrika

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Guru shjvaita

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venerdì 21 dicembre 2007

curiosità magiche

elementali

Le quattro prove dell’antica iniziazione erano: esporsi senza terrore in un incendio, attraversare un abisso scalando una montagna a picco durante un uragano, uscire da una cascata o da un vortice pericoloso nuotando, superare le tenebre dell’oscurità della terra scendendo in una caverna nel buio più assoluto (E.Levi).
Gli spiriti inferiori (elementali) collegati alle energie dei quattro elementi, obbediscono soltanto ad un potere che si mostri loro superiore. Essi sono forze della natura e costituiscono una terra di mezzo, tra la materia lo spirito
L’uomo che ha paura dell’acqua non regnerà mai sulle “ondine”. Colui che teme il fuoco non potrà mai comandare alle “salamandre”. Chi soffre di vertigini deve lasciare in pace “le silfidi” dell’aria e non si devono impunemente irritare “gli gnomi” dei boschi. (Blanchefort)
Essi rappresentano le caratteristiche degli esseri umani nei loro aspetti positivi e negativi: l’indolenza e la pigrizia, l’indecisione, la superficialità, l’abbandono alle passioni.
Per attivare positivamente queste energie bisogna possedere la laboriosità degli gnomi, reprimendo l’avidità e l’inazione, superare le passioni morbose tipiche delle salamandre, sconfiggere la superficialità delle silfidi, eliminare l’indecisione e la freddezza delle ondine.
Il mondo elementale è sprofondato nell’inconscio dell’umanità, da quando gli esseri umani non sono più stati in grado di percepirlo, quando la coscienza non pensava ancora, ma “percepiva”.
La conturbante ondina dei tempi andati, sarebbe definita oggi “fantasia erotica”. (C.G.Yung)
Proiezioni di stati d’animo, colmi di brame e fantasie. Immagini potenti contro la paurosa realtà delle profondità psichiche (ombre). Forme archetipiche che costituiscono un substrato psichico comune.
Cellule fluidiche in perpetuo movimento, analoghe ai globuli sanguigni e ai leucociti dell’uomo, obbedienti alla sua volontà od anche alla incoerenza delle sue passioni.
Essi rappresentano la creazione perpetua sebbene momentanea ed imperfetta dei sentimenti. Forze che obbediscono ad un istinto imperioso di realizzarsi ogni volta che una proiezione dell’anima umana fornisce loro una corrente dove precipitarsi, un movimento dove attivarsi. (Peladan)
Queste sottili ed invisibili vibrazioni non possono essere raggiunte attraverso un processo di pensiero, ma solo attraverso un contatto emozionale.

pietre magiche

Alcune pietre sono considerate “magiche” e pregne di poteri occulti, per aver inglobato in migliaia di anni di formazione energie potenti e protettive se possedute da persone pure. Perderebbero invece le radiazioni benefiche, se in possesso di uomini malvagi ed egoisti e per una strana legge di metamorfosi, si trasformerebbero in altrettante forze malefiche, essendo dei catalizzatori delle energie, dei pensieri e delle emozioni degli esseri umani, con i quali si stabilirebbero delle relazioni simbiotiche.
Il Rubino il cui nome sacro è “Dergabel”, preserva il corpo dalle malattie e quando qualche sventura grava su chi lo porta, lo manifesta col mutamento del suo colore rosso, sangue di piccione.
Lo Smeraldo, nominato “Amuradel”, arresta la caduta dei capelli e guarisce le escoriazioni della pelle. E’ efficace contro le emorragie e protegge dalle avversità.
Lo Zaffiro, col nome magico “Trooavel”, riluce in modo diverso quando il cielo è coperto e quando è limpido. Protegge il cuore, guarisce i foruncoli e assicura vitalità.
Il Diamante, il cui nome deriva dal greco “adamans – indomito” per la forza e la resistenza che possiede, resiste al ferro e al fuoco. Rischiara lo spirito e gli occhi. Preserva dai veleni, dagli incantesimi, dai sortilegi e dagli incubi. E’ una pietra consacrata agli spiriti di luce.
Sono note per contro, le vicissitudini del brillante “Hope” la malvagia pietra azzurra della disgrazia., il brillante dalla eccezionale luce azzurra, forse rubato al simulacro di un Dio (il chè spiegherebbe il suo influsso malefico, causa della morte di decine di persone).
L’acquamarina ritenuta da sempre baluardo contro il al di denti, le infiammazioni delle gengive e della gola.
L’ametista, potente talismano, agisce sulla memoria fortificandola.
Il topazio rafforza il sistema nervoso.
La turchese considerata dagli arabi “pietra della salute” veniva portata sulla fronte sia dagli uomini che dai loro focosi cavalli
L’opale capace di risvegliare la virtù della chiaroveggenza: Impallidisce in presenza di pericoli.
Il diaspro di cui Galeno assicura il potere di guarire le malattie dell’apparato digerente. Proprietà confermate da un altro medico Traliano e nel 500 da Girolamo Cardano.
Non tutte le pietre preziose, tuttavia, provengono da minerali, alcune sono la concrezione di sali e sostanze che precipitando si cristallizzano negli organismi viventi, compreso l’uomo, e per questa ragione sono sempre state utilizzate dalla magia cerimoniale e dalla terapeutica occulta.
La Clopea, che si trova in un pesce che cambia colore se la luna cresce o decresce, e quando raggiunge una cospicua grandezza, si uccide con le sue stesse spine.
La Cinedia, che si condensa nel cervello di un altro pesce.
La Clorite, nello stomaco della cutrettola;
La Lincuria, nell’orina della lince e l’Alectoria, nello stomaco dei gallinacei.
L’ ambra grigia e nera, prodotte dalla deiezione di alcuni cetacei.
La Batracite, nella testa del rospo, la Ienia negli occhi della iena, il Chelonio, nelle tartarughe.
Non ultime: la Perla, derivante dal sistema immunitario dell’ostrica e il Corallo, forma dendritica vivente (indossato dagli zingari nella sua colorazione rossa, contro il malocchio).
La legge che governa e stabilisce la sintonia di una pietra con gli individui è l’analogia. Ciascun segno zodiacale, ciascun pianeta, ha la sua pietra e ciascuna azione è assistita “magicamente” da una gemma particolare: Arite- ametista; Toro- agata; Gemelli-berillo; Cancro- smeraldo; Leone- rubino; Vergine- diaspro; Bilancia –diamante; Scorpione-topazio; Sagittario-carbonchio; Capricorno-onice; Acquario-zaffiro; Pesci-crisolito.
Apollonio di Tiana possedeva sette anelli corrispondenti ai sette pianeti e ai sette giorni della settimana, che portava a turno nel modo seguente: domenica, diamante su anello d’oro-sole; lunedì, opale su anello d’argento-luna; martedì, ematite su anello di ferro-marte; mercoledì, diaspro su argento-mercurio; giovedì,carbonchio su stagno-giove; venerdi, corallo su bronzo-venere; sabato, onice su piombo-saturno.
L’ephod o razionale, la cintura che il gran sacerdote utilizzava per gli oracoli sulla tavola d’oro dell’arca, era un quadrato magico di 12 numeri e 12 parole incise su pietre preziose rapprestanti lo zodiaco, le 12 tribù di Israele e gli attributi divini. I fermagli (urim e thumin) delle due catenelle di chiusura tra cui venivano poste le lame d’oro (theraphim) erano due grandi onici Benedicendo o maledicendo si coagulano degli elementali : particole intelligenti di vita e di morte, di fortuna e fatalità.
Un medico napoletano, oggi affermato psichiatra, in un contesto amicale, mi raccontò una sua personale esperienza.
Dai dodici ai sedici anni, era solito trascorrere il periodo estivo, in casa di colei che era stata la sua balia a S. Giorgio a Cremano (NA) ed era tormentato durante la notte da una piccola figura che indossava una tonaca monacale che gli tirava le lenzuola, lo svegliava con rumori nell’armadio, emetteva versi stridenti, ed altro. Notevolmente impaurito, non ne fece mai parola con nessuno, perché così gli aveva suggerito “il monacello”.
Dopo la laurea e la specializzazione, ormai non più disponibile a fantasticherie tornò nello stesso luogo per partecipare ai funerali della sua cara balia. Dormì nella stanza di sempre e immancabilmente la figura si ripresentò, vestito da monaco. Questa volta però era grande e grosso come lui e tentò di strozzarlo, ma prontamente egli reagì con forza sbattendolo contro il muro, con le mani alla gola. Mentre però violentemente lo strattonava, la presenza sparì e il malcapitato si rese conto di violentare l’aria.
Da quel momento non ebbe più visite notturne, e si rese conto di essersi finalmente liberato da una persecuzione, che egli stesso aveva materializzato, esteriorizzando… qualche “frustrazione” repressa.

suoni e forme

I suoni, armoniosi o discordanti, sono vibrazioni che trasportano energia e possono turbare o ristabilire l’ordine fenomenico.
L’effetto magico del “Do Fa diésis” è conosciuto dai musicisti col nome di “diabolus in musica” ed abilmente evitato, perché considerato maledetto e apportatore di disgrazie.
Berlioz nella sua “sinfonia fantastica” se ne serve ogni volta che un mago entra in scena.
In una setta giapponese, ripetendo instancabilmente le cinque sillabe sacre del nome di Buddha, si ottengono benefici e calmanti effetti che eliminano ogni angoscia ( Nam Myò Ren Gè Kyò).
Il Mikado recitando lo stesso mantra aveva il potere di far piovere.
Le parole della consacrazione, se pronunciate con lentezza, da un officiante iniziato, sono in grado di produrre miracoli (Hoc+Est+Enim+Corpus+Meum+).
Il Gayatri mantra : “Om Buhr Bhuvah Swa, Tat Savitur Varenyam, Barghò Devasya Dhimai, Dhyo Yo Nah Prachdayat” composto da 14 parole magiche, dal saggio Wisvamitri,è un viatico per l’illuminazione.
La semplice ripetizione del mantra tibetano “Om Mani Padme Hum”, con il suo potente impatto, blocca il flusso verso l’esterno del centro sessuale, canalizzandolo verso il centro coronale (shasrhara).
Om Namah Shjvaya richiama tutti i suoni della natura.
Il mantra tantrico del “Vajra Sattvà”, di 100 sillabe, ha il potere di mantenere sveglia la coscienza, nel momento critico della morte ed è purificatore e salvifico.
Le parole sono formate da lettere, e le lettere non sono altro che forme, capaci di catturare sul piano fisico i suoni, che sono fenomeni eterici
Certe combinazioni di suoni, producono forme geometriche precise: (nella parte finale dell’Alleluia di Handel, 5 note con 5 frequenze diverse, producono onde tali che sovrapposte formano una stella a cinque punte) . (esp. lab. Delawar- G.B.) .
Alcune figure geometriche ( ottagono, decagono, rombi iscritti, scudo esagonale, piramide, cubo), sono in grado di condurre, trasportare e inviare onde astratte a loro affidate e possono servire come antenne di direzione. I risultati ottenuti, sono proporzionali alla potenza dell’emittente e del ricevente. Certe microvibrazioni poi, sono addirittura letali.
Per la legge di risonanza gli effetti di un’azione subita da una particella separata da un corpo, sono risentiti da tutto quel corpo, quale che sia la distanza tra le due parti separate .
Andrè de Belizal, geniale ricercatore, condusse un esperimento rigorosamente controllato.
Secondo un protocollo stabilito, alcuni microbi patogeni, furono prelevati da una coltura in vitro da un laboratorio parigino e trasportati in provette ermeticamente chiuse a Carivan in Bretagna, a molti chilometri di distanza, dove furono sottomessi ad un irradiamento di “verde negativo”.
Si trattava di dimostrare che l’azione subita dai campioni provenienti dalla cultura in vitro, sarebbe stata risentita a distanza, dalla cultura stessa.
Il risultato fu immediato: i microbi a Parigi, morirono nello stesso istante in cui le provette prelevate furono bombardate con quelle vibrazioni necrotizzanti.
Le stesse microvibrazioni se emesse su frequenza magnetica, conferiscono la guarigione e la vita. Se emesse su frequenza elettrica sono mortali.
Vi sono ultrasuoni che uccidono. Per contro la musica, il canto, la parola sono veri e propri strumenti terapeutici. La voce che proviene dall’interno dell’essere “terpnos logos”.
Il Gran Taumaturgo ordina al paralitico di Cafarnao di camminare; acquieta la tempesta, sgridando al vento e al mare; al cieco di Gerico restituisce la vista col comando e infine resuscita la figlia di Jairo, la figlia di Naim e Lazzaro con un gran grido, fremiti e lacrime, necessari alle “potenti concentrazioni fluidiche”. (Eliphas Levi).




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