Informazioni personali

La mia foto
sessa aurunca, caserta, Italy
kumba mela

il Baba e il Tantrika

il Baba e il Tantrika
memorie indiane

Guru shjvaita

Guru shjvaita
memorie indiane

venerdì 21 dicembre 2007

curiosità profetiche







Nostradamus, veggente, astrologo, medico e guaritore, alla sua morte, peraltro da egli stesso prevista nelle modalità, ma non nella data, il 2 luglio 1566, venne sepolto nella chiesa dei francescani di Salon de Provence. Per esplicito desiderio del veggente, sulla lapide appariva la scritta: “quietem posteri ne invidete”. Tuttavia, 60 anni dopo la tomba fu aperta e sul suo petto fu trovata una lastra di rame, con una iscrizione che malediceva coloro i quali avevano turbato il suo riposo, in tale giorno, in tale anno, in tale ora. Scritto che si concludeva: “Guai a chi turberà per la seconda volta la mia pace”. Nel 1791, infatti, durante la rivoluzione, alcuni soldati, non esitarono a profanare le tombe, non risparmiando neppure quella dell’illustre medico, disperdendone le ossa. Il giorno dopo, tutti i partecipanti all’atto sacrilego, caddero trucidati in un’imboscata. I resti, pietosamente raccolti dal sindaco, vennero inumati nella chiesa di S.Lorenzo di Salon, dove si trovano attualmente.
Nella sua contestata e mai completamente decifrata opera : “centurie e presagi”, il grande veggente stupisce, citando secoli prima i nomi di Rabin, Hitler, Pinochet, Garibaldi ( da Nizza prossimo di Volture ai confini di verde Caprera), Mussolini (il fiero nero,vedere per il collo e i piedi appesi) ecc. Ed ancora sigle all’epoca ignote: R.A.U. – ONU – USA – NATO – Al-FATAH.
Alcune quartine sbalordiscono per la precisione dei dati, come quelle relative a Napoleone, individuabile anagrammando “pau nay loron”-Napaulon Roy (VIII,1) e con una serie di caratteristiche che lo identificano: “ Un imperatore nascerà preso l’Italia, egli sarà più macellaio che principe, da soldato semplice perverrà all’impero, da vestito corto perverrà al lungo, la testa rasa prenderà la satrapia (le petit tondù), per 14 anni terrà la tirannia, valente alle armi di chiesa malvagio, vessare i preti come l’acqua con la spugna. Per due volte in alto, per due volte messo in basso, l’oriente e l’occidente indebolirà, per mare cacciato al bisogno fallirà (I,60;VI,13;VIII,57/59).
Ovvero la stupefacente quartina, che descrive la fuga di Luigi XVI e Maria Antonietta , nella quale sono citate le zone percorse (Vautort, Herne e Pierre Blanche, in direzione di Reims) e addirittura il piccolo villaggio di Varennes, di soli 500 abitanti, dove il re fu arrestato e perfino il nome del droghiere (Saulce), nella cui casa fu condotto, prima di essere ghigliottinato (VIII,20-34).
Ed ancora, quella relativa alla uccisione di Enrico II, a seguito delle ferite riportate ad un occhio, trafitto attraverso l’elmo d’oro, in un torneo, descritta con estrema precisione (En champ bellique par duelle, dans cage d’or les yeux, lui criverà, puis murit, mort cruelle). (1,35).
Le quartine messe in ordine sparso, presentano solitamente uno stile criptato, misto di provenzale, francese, latino, cabala e anagrammi, pressappoco così: “Quando il forcuto sarà sostenuto da due pali, con sei metà cerchi e sei forbici aperte, il Signore erede dei rospi soggiogherà l’universo”.
Il forcuto sostenuto da due pali è V, tra due I = M = 1000; sei metà cerchi: CCCCCC = 600; sei forbici aperte: XXXXXX = 60: Totale 1660.
Apogeo del regno di Luigi XIV sul cui emblema figura il rospo. (MCCCCCCXXXXXX) - (X,101)
Alcune profezie peraltro non sarebbero soltanto vere e proprie profezie, ma sono state considerate talvolta, messaggi enigmatici in codice, piani d’azione. Nostradamus avrebbe fatto parte di una società segreta che custodiva segreti maestosi relativi alla dinastia dei Merovingi, ai Templari e alla casa di Lorena. (Gerard De Sede – “…i lunghi chiomati della Gallia celtica “- quart. 3,83).
Le indicazioni di questo profeta di sventure, considerato un menagramo, e anche una spia, un agente segreto (di un fantomatico “Priorato di Sion”), rivelano tuttavia che al di là delle guerre e dei cataclismi, avverrà una selezione e si formerà una nuova umanità, più consapevole in grado di lasciare alle generazioni future, un mondo migliore.
Fantasie o palpitanti realtà ? “Orbe fracto, spes illesa” Anche se il mondo si spezza la speranza rimane immutata !

S.Malachia, un abate irlandese del decimo secolo, scrisse nel 1139 delle profezie riguardanti i Papi che si sarebbero succeduti sul soglio pontificio individuandoli e designandoli con motti latini che evidenziavano emblematicamente alcune caratteristiche talvolta straordinariamente precise di 112 Papi da Celestino II (1143-1144) in poi.
I motti racchiudono in sé un messaggio che trova riscontro, nello stemma gentilizio, nel nome, nella città di origine o nelle opere del Pontefice a cui si riferiscono. Es. :
“De Castro Tiberis”: dal castello del Tevere. Celestino II nacque infatti a Città di Castello, sulla sponda del Tevere ed era chiamato Guido del Castello.
“Abbas Suburranus”: Corrado della Suburra- Anastasio IV, fu abate di Suburra.
“De Rure Bovense”: Celestino III. Nel suo stemma vi era un bue.
“Ex Magnitudo Montis” Bernardo Paganelli, Eugenio III, nato Monte Magno, nel Pisano.
“Lux in Ostio” Ubaldo Allucingoli, Lucio III, nato a Lucca, Vescovo di Ostia.
“Leo Sabinum” Goffredo Castiglioni, Celestino IV, Cardinale di Sabina. Il suo stemma ha un leone.
“Ex Eremo Celsus” Pietro Angeleri, Celestino V, eremita, innalzato al pontificato.
“Ex Rosa Leonina” Jacopo Savelli, Onorio IV. Lo stemma reca una rosa sostenuta da un leone.
“De Inferno Pregnanti”, Bartolomeo di Frignano, Urbano VI, nato nel quartiere “inferno” a Napoli.
“Luna Cosmedina” Pietro De Luna, Benedetto XIII, Cardinale di S. Maria in Cosmedina.
“Bos Pascens” Alfonso Borgia – Calisto III, nel suo stemma vi è un bue al pascolo.
”Dragus Depressus”: nello stemma di Clemente IV vi era un drago calpestato da un’aquila.
“Piscator Minorita” Francesco Della Rovere, Sisto IV, figlio di un pescatore, frate minorita.
”Pastor Angelicus” Pio XII, Eugenio Pacelli, titolo che gli fu riconosciuto ancora vivente.
“Pastor et Nauta”, Givanni XXIII, Papa Roncalli, fu salutato come pastore e nocchiero.
“Flos Florum” Paolo VI Papa Montini, Nel suo stemma erano racchiusi tre fiori.
“De Medietate Luna”, Giovanni Paolo I°, Papa Luciani, Il suo pontificato è durato un mese lunare. L’attuale Papa è designato con l’emblematico : “De Labore Solis”, prevedendo forse il lungo peregrinare in tutto il mondo che Giovanni Paolo II ha effettuato nel suo pontificato.
Dopo di lui sono menzionati soltanto altri due pontefici :”De Gloria Olivae”, forse alludendo al ramoscello d’ulivo, simbolo dei benedettini, detti anche “olivetani” a cui potrebbe essere riconducibile il nuovo papa con il suo nome (Benedetto ?), e
“Petrus Romanus” ultimo Papa che subirà la persecuzione, prevista anche da Nostradamus (cent.II,57).
Di quest’ultimo, S. Malachia dice testualmente: “In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus…” La frase potrebbe essere stata trascritta errata dal copista amanuense, ed essere invece …”in prosecutione extrema…!” intendendo addirittura una rifioritura del papato, dopo una tribolata parentesi.
Le immagini di tutti i Papi deceduti da S. Pietro fino ad ora, sono iscritte in medaglioni, posti in alto nel transetto perimetralmente, nella Basilica di S. Paolo fuori le mura a Roma.


Nessun commento:

Posta un commento